03 Lug 2015

“In questi giorni, in una zona rurale remota del Marocco, più tradizionale e conservatrice, due donne sono state malmenate e inviate a processo perché sorprese a fare la spesa vestite con la gonna anziché il vestito tipico locale, lo Gellaba. Tale fatto, controtendenza rispetto al processo democratico del Marocco, sembra rappresentare un attacco e minaccia ai diritti delle donne. La società maschile marocchina, in parte, è infatti rappresentata da un gruppo connotato da forte sessismo forse radicato nella misoginia e frustrazione maschili non debitamente riconosciute. Tuttavia, il Marocco, già in passato aveva raggiunto livelli di libertà per le donne, dove jeans e gonne, Gellaba e velo riuscivano a convivere arricchendo il panorama della diversità culturale e sociale. Se al processo del 6 luglio le mie  due connazionali saranno veramente condannate, lo considero una caduta libera verso l’ingiustizia, il decadentismo, l’oscurantismo e la becera e medievale “caccia alle streghe”. Attitudini storicamente lontane e indegne della mia amata Patria, dove il pluralismo e le diversità contraddistinguono da sempre la pacifica civiltà marocchina .Il  radicalismo islamico, che prende sempre più piede nei paesi arabi,  vuole distruggere le conquiste che hanno raggiunto le donne Marocchine, in quanto popoli meno liberi e meno istruiti sono maggiormente condiziona-bili e permettono il radicarsi di culture oscurantiste e violente.
Considero questo evento non solamente una questione concreta che riguarda due donne marocchine, bensì un attacco simbolico alla libertà e alle conquiste delle donne nel mondo e una minaccia al processo di democratizzazione dei paesi arabi. Da vittime, queste due giovani donne, sono diventate le carnefici della morale maschilista di stampo islamico. Domenica le donne marocchine usciranno in  piazza  contro questa ingiustizia per dare sostegno alla voce delle donne che non hanno i medesimi mezzi di libertà per protestare.
L’associazione ” Insieme ” organizza un presidio in piazza della Loggia il giorno 04/07/2015 alle ore 16:00, con tutte le associazioni femminili . Indosseremo tutte le gonne come simbolo di vicinanza, sostegno e solidarietà a tutte quelle donne che ogni giorno si battono per la propria integrità , libertà ed uguaglianza. Questo gesto è un piccolo segno per unirci e sostenere la causa di queste due donne vittime di un sistema antiquato maschilista ed egoistico.” Presidente dell’Associazione “Insieme” Daoudagh Naima. Firma la petizione su Change.org